Il Pane
di vita, il Pane spezzato è infatti anche Pane di pace. Don Tonino sosteneva che «la pace non viene quando
uno si prende solo il suo pane e va a mangiarselo per conto suo. La pace è
qualche cosa di più: è convivialità». È «mangiare il pane insieme con gli
altri, senza separarsi, mettersi a tavola tra persone diverse», dove «l’altro è
un volto da scoprire, da contemplare, da accarezzare». Perché i conflitti e tutte
le guerre «trovano la loro radice nella dissolvenza dei volti». E noi, che
condividiamo questo Pane di unità e di pace, siamo chiamati ad amare ogni
volto, a ricucire ogni strappo; ad essere, sempre e dovunque, costruttori di
pace.
(Dall’omelia di Papa Francesco a Molfetta)
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