“Dulcis in fundo" è una cioccolateria sociale che
coinvolge giovani con disabilità, inserendoli nel mondo del lavoro, favorendo
il ritorno all’artigianato.
La cucina terapeutica è la chiave che aiuta questi ragazzi a stimolare l’uso dei sensi. “Dulcis in fundo è il laboratorio in cui ogni giorno si mescola il cioccolato con messaggi positivi, speranza e rinascita”, spiegano i promotori del progetto. Nel 2003 nasce "Davar", la cooperativa sociale promossa da alcuni ragazzi dell’Azione Cattolica della Parrocchia San Nicola di Casal di Principe, la chiesa di don Peppe Diana. Il loro obiettivo è quello di realizzare in maniera condivisa progetti di impresa a sfondo sociale. Uno dei progetti è proprio il laboratorio di cioccolateria sociale che vede impegnate al lavoro infatti persone diversamente abili che hanno la passione per la cioccolata.
La cucina terapeutica è la chiave che aiuta questi ragazzi a stimolare l’uso dei sensi. “Dulcis in fundo è il laboratorio in cui ogni giorno si mescola il cioccolato con messaggi positivi, speranza e rinascita”, spiegano i promotori del progetto. Nel 2003 nasce "Davar", la cooperativa sociale promossa da alcuni ragazzi dell’Azione Cattolica della Parrocchia San Nicola di Casal di Principe, la chiesa di don Peppe Diana. Il loro obiettivo è quello di realizzare in maniera condivisa progetti di impresa a sfondo sociale. Uno dei progetti è proprio il laboratorio di cioccolateria sociale che vede impegnate al lavoro infatti persone diversamente abili che hanno la passione per la cioccolata.
Davar Onlus nel 2011 ha
ottenuto lo spazio all’interno di un bene confiscato alla camorra, necessario
alla realizzazione del laboratorio di cioccolateria sociale. Poi la
Regione Campania ha finanziato i lavori di ristrutturazione del bene confiscato
alla camorra e la Fondazione con
il Sud ha provveduto al cofinanziamento delle attrezzature. Così la
cioccolateria di don Diana è diventata realtà.
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