MICROCREDITO IN SENEGAL

Una iniziativa di microcredito destinata alle donne sta rendendo autonoma una comunità. Grazie a piccoli prestiti, la parrocchia di Palmarin sta diventando un modello di cooperazione per il Senegal. Lo scrive Fides. Tutto è iniziato 15 anni fa con un progetto lanciato dall’Iscos, ong promossa dalla Cisl. I responsabili entrano in contatto con la parrocchia di Palmarin, composta da cinque villaggi. La comunità locale vive di pesca e quindi si decide di sostenere i pescatori e le loro mogli. Vengono quindi donate piroghe con i motori, reti, materiali vari. Si allestiscono centri di essiccazione dei pesci. Si aiutano le donne a migliorare la raccolta del sale.
“Nel tempo - spiega Dario Roncon, responsabile del progetto per Iscos – a questi interventi ne sono seguiti altri più strutturali. Abbiamo creato un emporio per immagazzinare e vendere i prodotti della pesca e dell’agricoltura. Abbiamo dato vita a due mulini per macinare il granoturco e decorticare il miglio. Abbiamo anche costruito una scuola materna, oggi è frequentata da 150 bambini cattolici e musulmani, e un centro che viene utilizzato per il commercio e per le feste”.
Insieme al parroco, che nel frattempo è diventato il responsabile in loco del progetto, gli operatori di Iscos iniziano a esplorare la possibilità di dar vita a un sistema di microcredito. La parrocchia di Palmarin e l’Iscos creano cooperative femminili e affidano loro tremila euro. “Queste cooperative forniscono credito solo alle donne associate - continua Roncon -. Sono prestiti di poche decine di euro, ma che permettono alle donne di avviare piccole attività commerciali o artigianali”.

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