IMPEGNO CONTRO LA FAME


La Caritas della Carinzia ha scelto le donne «come gli attori più importanti nella lotta alla fame in Africa». Sono infatti proprio le donne le prime responsabili per la nutrizione e la salute delle famiglie, lavorano i campi, badano alle mandrie e alle greggi, fanno anche chilometri per cercare l’acqua o raccogliere il legno per il fuoco e vanno nei mercati dei villaggi per vendere i loro prodotti artigianali e alimentari. «Dipende molto dalle donne come vive la famiglia», ha spiegato Alexandra Blattnig, direttrice del settore Aiuto all’estero della Caritas carinziana, sul sito web della diocesi di Gurk. Attualmente l’ufficio diretto dalla Blattnig — riferisce il Sir — assiste 574 donne con progetti di giardinaggio e formazione agraria e professionale a Kotido, in Uganda. Ha inoltre contribuito a fornire, in collaborazione con la Caritas nazionale austriaca, animali da pascolo a oltre cento famiglie di Marsabit, nel Kenya settentrionale. Sempre in Kenya, nella capitale Nairobi, sono stati forniti i pasti quotidiani a circa 1200 studenti. Nel nord dell’Uganda, inoltre, sono stati realizzati interventi per le popolazioni locali mentre in Sud Sudan sono stati inviati aiuti per rispondere alle emergenze nei campi profughi. L’obiettivo per il 2018 è quello di salvare 150.000 bambini dalla fame e dalle sue tragiche conseguenze. Per questo motivo Josef Marketz, direttore di Caritas Carinzia, chiede alla popolazione di donare il corrispettivo di un pasto quotidiano e fondi per acquistare sementi così da «permettere alla gente di tornare a coltivare e ai giovani di procurarsi il loro cibo».

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