SANT'EGIDIO E LA CERVA

Nato da nobile famiglia in Atene, Sant’Egidio (VI secolo) passò i primi anni della sua vita nel paese natio. Poi lasciò Atene e si recò in Francia, e si ritirò in un luogo deserto presso la foce del Rodano, per pregare in solitudine. Si stabilì in una foresta vivendo in preghiera, fra austerità e digiuni. Si nutriva di erbe, di radici, di frutti selvatici, dormiva sulla nuda terra, e suo guanciale era un sasso. Il Signore ebbe pietà di lui in quel luogo deserto e gli mandò una cerva che gli forniva tutti i giorni del latte per nutrirsi. Scoperto durante una partita di caccia da Flavio re dei Goti – che inseguiva proprio quella cerva che nutriva il santo – Egidio entrò nelle grazie del sovrano, e per i molti miracoli operati fu conosciuto in tutta la Francia sotto il nome di “santo taumaturgo”. Spinto da tutto il popolo e pregato dallo stesso re ad abbandonare quel romitaggio per recarsi alla corte, non cedette, ma ottenne che il re gli donasse quella selva. Acconsenti il re e vi fabbricò un monastero che regalò ad Egidio. Lì accorse un gran numero di giovani desiderosi di vivere sotto la sua direzione. Il santo isituì una comunità con le regole di San Benedetto. Con quei giovani portò la civiltà in quella regione della Francia, fertilizzando terreni, aprendo nuovi commerci e predicando il Vangelo. La Chiesa ricorda Sant’Egidio il 1° settembre.

Commenti