La festa di Halloween prende le mosse da antiche
tradizioni italiane portate in America dai nostri migranti e poi tornate
indietro in una festa oggi dai caratteri quasi esclusivamente commerciali. Del
tutto spirituale era in origine la All Hallows-Even ovvero festa di
ognissanti (istituita il 1° novembre per sostituire la festa pagana di Samain,
che segnava l’inizio e la fine dell’anno agricolo). Per secoli, in molte
regioni della penisola, era consuetudine accendere lumini all’interno di zucche
svuotate e intagliate, e i bambini andavano di casa in casa a chiedere cibo per
i defunti che, si diceva, potevano nutrirsi attraverso loro. Lo ricordano Lydia
Capasso e Giovanna Esposito nel recente libro Santa Pietanza (MilanoGuido
Tommasi Editore, 2017, ricettario dedicato alla tradizione culinaria legata
alla devozione per i santi.
Nel capitolo intitolato «Più dolcetti che
scherzetti» si ricorda che la festa di ognissanti conta in Italia tante
specialità quante regioni, dalla cicciata del Cilento alla colva pugliese (o
grano dei morti), dallo stoccafisso coi bacili in Liguria, ai cannistru
palermitani.
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