Il grido dei poveri è "il grido dei
tanti Lazzaro che piangono, mentre pochi epuloni banchettano con quanto per
giustizia spetta a tutti. L'ingiustizia è la radice perversa della povertà. Il
grido dei poveri diventa ogni giorno più forte, ma ogni giorno meno
ascoltato", "sovrastato dal frastuono di pochi ricchi, che sono
sempre di meno e sempre più ricchi". Lo ha detto il Papa nell'omelia della
messa della Giornata Mondiale dei Poveri.
Francesco poi ha pranzato con i poveri nell'Aula
Paolo VI, per l'occasione trasformata in una grande sala da pranzo.
Prima dell’inizio del pranzo, Papa Francesco
ha rivolto le seguenti parole ai presenti:
Buongiorno!
Adesso tutti insieme faremo il pranzo.
Ringraziamo coloro che hanno portato il pranzo, coloro che ci serviranno il
pranzo. Ringraziamo tutti e preghiamo Dio perché ci benedica tutti. Una
benedizione di Dio per tutti, tutti [noi] che stiamo qui. Che Dio benedica
ognuno di noi, benedica i nostri cuori, benedica le nostre intenzioni, e ci
aiuti ad andare avanti.
Amen. E buon pranzo!
Settanta i volontari delle parrocchie di Roma che hanno servito i circa 1.500 bisognosi, persone meno abbienti e poveri accompagnati
dal personale delle associazioni di volontariato.
Il menù servito era composto da lasagna,
bocconcini di pollo con contorno di purè di patate e tiramisù.
Hanno animato il pranzo festivo con i Papa i
giovani della Banda del Santuario di Pompei. Al termine lo storico Pastificio Rummo ha donato ai presenti e alle associazioni oltre 1.500 buste con un chilo di pasta.
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