LA RESURREZIONE DI NINIVE

Digiuno fino a mezzogiorno o, per chi può, fino a sera, e partecipazione quotidiana ai momenti di preghiera e alla celebrazione della Messa: così la maggioranza dei cristiani dell’Iraq si prepara a vivere la così detta “Resurrezione di Ninive”, una tre giorni di digiuno e preghiera che avrà inizio oggi, 25 gennaio, dando vita ad una sorta di anticipazione della Quaresima, per invocare la fine della pandemia e le condizioni perché la visita del Papa del prossimo marzo possa svolgersi. Come spiega il Patriarca di Babilonia dei Caldei, Cardinale Louis Raphaël Sako, il nome dell’iniziativa fa riferimento all’episodio biblico di Giona: inviato da Dio nella città di Ninive per predicare alla popolazione, egli si rifiuta di obbedire perché Ninive è una città non ebraica. Travolto da una tempesta marina, Giona viene inghiottito da una balena: terrorizzato e pentito, implora il perdono di Dio ed ha salva la vita. Questo episodio, sottolinea il Cardinale Sako, secondo quanto riferisce Vatican News, dimostra che “Dio è misericordioso, è un Padre compassionevole che si prende cura di tutti i suoi figli e figlie che ha creato e desidera la loro salvezza”.


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