IL GUSTO


Una ricetta di cucina da portare sulla tavola a Natale: il cibo sbarca anche sull'Osservatore Romano, il giornale del Papa. Il mensile 'Donne Chiesa Mondo' ha infatti dedicato un suo numero al "gusto". "Ogni volta che diciamo 'gustare' vogliamo dire molto di più, perché gustare significa anche discernere attraverso l'esperienza, comprendere con il coinvolgimento di tutti noi stessi, e la cucina quindi prepara la strada all'esperienza spirituale, al 'gusto' di Dio" spiega nell'editoriale la storica Lucetta Scaraffia.
Il numero del mensile della Santa Sede, quasi monografico, percorre l'importanza della tavola nella religione cristiana e nelle Scritture, dalla condivisione alla solidarietà. "Il cibo, con il suo gusto, può riconciliare, favorire l'amore, ma può anche accendere antipatia o addirittura violenza. Ognuno di noi conosce, queste diverse possibilità", scrive Enzo Bianchi, fondatore della Comunità di Bose, che è anche l'autore della ricetta di Natale, i ravioli alle tre carni.
Un articolo è poi dedicato al film 'Il pranzo di Babette' che è uno tra i preferiti del pontefice, come rivelò lui stesso e che ha anche citato anche nell'Esortazione apostolica 'Amoris Laetitia' dedicata all'amore e al matrimonio.
Nel mensile 'Donne' dell'Osservatore si parla ancora del piatto più famoso di Anagni (Frosinone), dedicato ad un Papa, il timballo di Bonifacio, e del libro di cucina che miracolosamente fu scritto in un lager nazista da una ebrea deportata e che in qualche modo rappresentava un modo per fare "resistenza" a quell'orrore.

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