“Nelle
chiese c’era un’usanza ammirevole: i fedeli, riunitisi, una volta ascoltata la
Parola di Dio, partecipavano tutti alle preghiere di rito e poi ai santi
misteri. Alla fine della riunione, invece di tornare subito a casa, i ricchi,
che si erano preoccupati di portare provviste in abbondanza, invitavano i
poveri e tutti si sedevano a una stessa tavola, apparecchiata nella chiesa
stessa e tutti senza distinzione mangiavano e bevevano le stesse cose. Si
comprende come la tavola comune, la santità del luogo, la carità fraterna che
si manifestava dappertutto diventavano per ognuno fonte inesauribile di gioia e
di virtù”.
(San Giovanni Crisostomo)
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