Si inaugurano
oggi ad Andria la Masseria “San Vittore” ed il pastificio “A mano libera”, che
rientrano nel progetto della diocesi di Andria “Senza sbarre” per l’inclusione
sociale e lavorativa di detenuti ed ex detenuti. Lo riferisce il Sir. Interverranno,
tra gli altri, il vescovo di Andria, Luigi Mansi, che benedirà gli ambienti, il
Procuratore generale della Cassazione, Riccardo Fuzio, e il presidente del
Tribunale di sorveglianza di Bari, Giuseppina D’Addetta. Alla realizzazione del
progetto hanno contribuito, oltre alla diocesi pugliese, la Conferenza
episcopale italiana – con i fondi 8xmille e Caritas nazionale -, “Rotary
International, l’associazione di imprenditori andriesi ‘Amici per la vita’, un
imprenditore della pasta della vicina Barletta e tanti altri benefattori”, dice
don Riccardo Agresti, anima del progetto insieme con un altro sacerdote della
diocesi di Andria, don Vincenzo Giannelli. “L’idea centrale di questo progetto
diocesano è di occuparsi di eseguire la misura alternativa al carcere in
comunità attraverso l’inclusione socio-lavorativa dei detenuti”, ai quali si
aggiungono gli ex detenuti che vogliono da subito rifarsi una vita, spiega
don Agresti. Il progetto
“Senza Sbarre” è partito a dicembre 2017. “A settembre 2018 – continua – è
stata avviata la comunità semi residenziale, che vede oggi presenti 12 persone,
alcune delle quali la sera rientrano in carcere. Gli altri hanno l’obbligo di
dimora o sono agli arresti domiciliari”.
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