Nel convento dei frati francescani della
Custodia di Terra Santa a Washington c’è una importante attività agricola. Nel lontano
1897 acquistarono un appezzamento di terra e una piccola fattoria a Washington d.c.,
iniziando a coltivare una grande varietà di verdure e di frutta. A raccontare
la storia è l’Osservatore Romano.
Negli anni Ottanta l’attività cominciò a
diminuire perché meno frati si occupavano di questa attività. Ma negli anni più
recenti l’attività ortofrutticola è stata rilanciata, con la costituzione di
una associazione di operai e giardinieri volontari che ha iniziato a lavorare al
ripristino dell’attività agricola. Il direttore, Lou Manolis, ha trovato la
serra, con la sua superficie di circa 330 metri quadri, in stato di abbandono.
Alcuni generosi volontari hanno avviato i lavori di restauro. Anche la comunità
amish ha dato un contributo, costruendo strutture lignee per rifare gli interni
della serra. Sono così stati creati due ambienti con temperature diverse. Il
primo serve a favorire la coltivazione delle verdure che poi verranno piantate,
il secondo per coltivare e riparare le piante tropicali che nei mesi estivi
vengono esposte dentro e intorno al convento. Le palme e i banani sono stati
portati per i frati dall’Egitto.
Dal 2014 questo progetto agricolo ha prodotto
circa 10mila chili di verdure. Il raccolto viene utilizzato, oltre che nella
cucina del convento, per dare da mangiare ai poveri che chiedono aiuto alle
varie case religiose dell’area.
Un altro aspetto di questo miracolo
agricolo-urbano è rappresentato dai 32 alveari che prosperano nei giardini del
convento, producendo quasi 60 chili di miele.
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