La Nunziatura apostolica in Sri Lanka, che è
il braccio operativo del Papa nel Paese, dopo gli attentati di Pasqua, che
hanno provocato la morte di oltre 250 persone, sta "valutando singoli casi
di persone e famiglie bisognose di aiuto" dopo gli attentati di Pasqua. Lo
ha detto mons. Pierre Nguyen Van Tot, Nunzio apostolico in Sri Lanka, incontrando
i giornalisti italiani nell'ambito della missione di Acs.
Il Nunzio ha raccontato in particolare dei
tanti orfani. "Siamo riusciti a garantire a tre fratelli, che negli
attentati hanno perso sia la mamma che il papà un aiuto che durerà nel tempo
per consentire loro di completare gli studi. Si è offerta di aiutarli una ditta
che produce te", uno dei principali prodotti locali, ha riferito come
esempio il Nunzio. "Noi stiamo distribuendo pacchi alimentari alle
famiglie più povere" che hanno perso il sostegno dell'unica persona che
lavorava.
Gli attacchi hanno causato anche dei corti
circuiti economici: innanzitutto il crollo del lavoro nel campo del turismo.
Poi, soprattutto a Negombo, si è creata un'altra frattura da sanare: i
cristiani sono soprattutto pescatori e i musulmani soprattutto commercianti. Le
relazioni economiche fino a un mese fa funzionavano. Ora anche questa è una
ferita da sanare. "Ma la gente viene in Nunziatura anche solo per parlare
o pregare. Le persone sono ancora molto provate" conclude il Nunzio.
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