L’impoverimento e l’inaridimento della
regione del Sahel — fascia di territorio dell’Africa sub-sahariana un tempo
verde e fertile — ha portato nel corso degli anni alla carenza di cibo e acqua
per la popolazione, che sono sfociati in conflitti per l’accaparramento delle
sempre minori risorse naturali. Ma attraverso una pratica nota come
“rigenerazione naturale gestita dagli agricoltori” sono stati ripristinati
oltre 5 milioni di ettari di suolo degradato. Un provvedimento che ha permesso
di produrre circa mezzo milione di tonnellate di grano in più ogni anno. A
evidenziarlo è un rapporto reso noto dalla Convenzione dell’Onu per la lotta
alla desertificazione (Unccd), in occasione della Giornata mondiale 2019 contro
la desertificazione. «Ci sono prove evidenti di ripresa e di ripristino di
territori degradati attraverso pratiche di gestione sostenibile del suolo in
questi anni», si legge nel documento.
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