La pasta fatta a mano, è il filo conduttore
del progetto “Senza sbarre”, ideato dalla diocesi di Andria. I protagonisti di
questa storia sono detenuti ed ex detenuti che hanno trovato lavoro nel
pastificio “A mano libera”, nato proprio con l’intento di aiutarli nel percorso
di reinserimento sociale. “Un pastificio ci ha regalato tutti i macchinari”,
spiegano i promotori del progetto riferendo che è nato anche un tarallificio. C’è
un maestro pastaio che insegna il mestiere a ragazzi usciti dal carcere di
Trani o che errano agli arresti domiciliari. “Mentre ieri andavano a rubare o
compivano atti criminali per avere tutto e subito ora cerchiamo di insegnare
con l’amore” sottolinea don Riccardo Agresti, responsabile del progetto
diocesano, ai microfoni di InBlu Radio.
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