LA FATTORIA SAN MICHELE


Situata nella Diocesi di Ales Terralba, in Sardegna, la Fattoria San Michele a Serramanna, nel Medio Campidano, sostenuta dall’8xmille alla Chiesa cattolica, è una comunità terapeutica, fondata nel 1991, che accoglie venti persone con problemi di dipendenza e le aiuta in un percorso di riabilitazione attraverso l’agricoltura e l’allevamento. Il territorio, ex distretto minerario ferito dallo spopolamento, oggi è un’area tra le più povere d’Italia. Qui 500 ragazzi hanno trovato sostegno e una via d’uscita dal tunnel della droga e dell’alcolismo. Oggi si allevano circa 300 animali su 38 ettari di terreno e vengono coltivate mandorle e pesche. “Contro le disillusioni più cocenti e le seduzioni più spregiudicate, progettiamo il futuro contro le dipendenze da cocaina, alcool, droghe chimiche – dice don Angelo Pittau, 80 anni, direttore della Caritas diocesana – Oggi c’è una recrudescenza di dipendenze e disturbi mentali tra chi ha dai 15 ai 60 anni. La disoccupazione tocca il 60%, la dispersione scolastica è al 28%. Noi rispondiamo con la prevenzione, la cura e la terapia occupazionale mirata al reinserimento nell’agricoltura e nell’allevamento”.
Anche quello innovativo di asine per utilizzarne il latte nella cosmesi e nei prodotti sanitari: “ci aiutano docenti volontari, ma avremmo bisogno che il percorso diventasse un autentico cammino di speranza – aggiunge don Angelo – In tutta la diocesi abbiamo dato vita a progetti sociali che generano occupazione, creando finora circa 600 posti di lavoro”.

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