Dalla
zona di Varese al Vaticano per raccontare a Papa Francesco una piccola-grande
storia di solidarietà: dal 2004 la comunità parrocchiale di San
Michele Arcangelo a Bosto raccoglie le olive delle piante che si trovano nei
giardini varesini per produrre l’olio denominato Sant’Imerio. Il ricavato delle
vendite è tutto destinato a opere caritative, non solo in Italia ma anche in
Africa (costruzione di pozzi e pasti per bambini, ad esempio) e in Asia (nuove
reti per i pescatori nelle zone colpite dallo tsunami).
«Quelle
olive andavano perdute - spiegano i
promotori del progetto all’Osservatore Romano - e così venti volontari,
quindici anni fa, si sono rimboccati le maniche raccogliendo finora 105 mila
euro». L’ulivo è divenuto un po’ il simbolo della comunità: il parroco ne ha
piantato uno per pregare per la pace. Da allora ne sono stati piantati
tantissimi altri, per una produzione complessiva di circa sedici quintali di
olive, da cui si ricavano, ogni anno, quattrocento bottiglie di olio.
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