«Di fronte a questa emergenza sanitaria,
noi vescovi del Messico sentiamo un obbligo morale davanti a Dio e alle persone
a noi a affidate, di alzare la voce per conto di coloro che subiscono i danni maggiori
di questa pandemia. Per questo,
chiediamo con forza a tutti i messicani, a partire dal governo federale, e ai governi statali e municipali, di dimenticare gli interessi personali partigiani, ideologici, politici e
religiosi per unirsi nel preservare la vita di ogni essere umano che vive nel territorio del Messico». Lo scrivono i membri della Conferenza episcopale messicana (Cem)
in un messaggio, ribadendo che «l’assistenza sanitaria e il cibo sono una priorità in questo
momento, così come lo è il lavoro onesto, e lo sarà al termine della pandemia.
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