A fronte della crisi legata al coronavirus e all'aumento in media di
oltre il 100% nel numero di persone che per la prima volta si rivolgono ai
Centri di ascolto e ai servizi delle Caritas diocesane rispetto al periodo di
pre-emergenza, si moltiplicano le iniziative di solidarietà. Come il caso di
Alfasigma, azienda farmaceutica i cui dipendenti hanno donato 180mila euro per
pacchi alimentari destinati a famiglie in difficoltà. "Nello specifico -
sottolinea don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana - la donazione di
Alfasigma acquista un valore particolare perché frutto di una piena comunione
di intenti: da un lato i tanti dipendenti che hanno rinunciato al compenso di
ore di lavoro per consentire la distribuzione di pacchi alimentari a chi è più in
difficoltà, dall'altro la decisione dei vertici dell'azienda di raddoppiare la
somma messa dai lavoratori". "Siamo orgogliosi di poter contribuire
al lavoro fondamentale di Caritas Italiana con questa contribuzione. Alfasigma
ha raddoppiato l'importo raccolto tra i propri collaboratori e dipendenti
italiani - ha commentato Pier Vincenzo Colli, amministratore delegato di
Alfasigma - Le altre iniziative che stiamo promuovendo, tra cui contributi
economici e donazione di materiali, hanno l'obiettivo di supportare i nostri
interlocutori del sistema sanitario, mentre in questo caso abbiamo pensato
fosse necessario cercare di dare un, seppur minimo, contributo al disagio
economico e sociale così diffuso nel Paese. Si tratta di un'azione di
responsabilità sociale nei confronti delle comunità, fatta in collaborazione
con un prestigioso attore del Terzo Settore, così rilevante oggi anche se
spesso dimenticato".
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