Prosegue la
collaborazione tra le associazioni Medicina Solidale Onlus, Acli Roma, Isola
Solidale e McDonald’s Italia per il sostegno alimentare delle persone senza
fissa dimora e famiglie fragili, in questo difficile contesto causato
dall’emergenza Coronavirus. L’azienda, anche grazie alle disponibilità dei
volontari delle tre associazioni, sta mettendo a disposizione 200 pasti al
giorno destinati ai più bisognosi in tutta la città a partire dalle periferie.
Sono oltre 7 mila i pasti già distribuiti.
Saranno i volontari delle tre associazioni a ritirare i pasti e provvedere alla
consegna. Il menù prevede un doppio cheeseburger, chicken mcnuggets e una
bottiglietta d’acqua. “Quello con Medicina Solidale – spiega Mario Federico, amministratore
delegato di McDonald’s Italia – è un rapporto iniziato tre anni fa con
donazioni settimanali di pasti destinati ai senza tetto. Ci è sembrato
doveroso, in un questo contesto di grande difficoltà quale quello che stiamo
vivendo, rinnovarlo e anzi estenderlo a nuovi interlocutori che possano
garantire che il nostro contributo arrivi dove più c’è bisogno”. “Da oltre 3
anni – spiega Lucia Ercoli, direttore di Medicina Solidale –
McDonald’s ci sostiene con i pasti per i senza tetto della zona di San Pietro
ed ora questa iniziativa, in un momento tragico per la città e il Paese, è una
ventata di speranza per i tanti romani in difficoltà soprattutto nelle
periferie. I pasti verranno distribuiti dai nostri volontari soprattutto a Roma
Sud da Tor Bella Monaca a Finocchio, da Torre Spaccata a Tor Vergata”. “La
nostra realtà – aggiunge Alessandro Pinna, presidente dell’Isola Solidale – è
impegnata nel sostenere soprattutto famiglie e anziani in difficoltà e grazie
alla collaborazione con il gruppo scout Roma 92 riusciamo anche a sostenere le
attività solidali di alcune parrocchie nell’area della Magliana. L’iniziativa è
un valore aggiunto per garantire a molti romani il diritto ad avere ogni giorno
un pasto”. “In questo momento di grande emergenza- sottolinea Lidia Borzì,
presidente delle Acli di Roma – è fondamentale mettere in capo risposte
concrete per rispondere a bisogni primari. È per questo che come Acli di Roma
abbiamo deciso di potenziare la nostra buona pratica di recupero e
distribuzione di eccedenze alimentari ‘il cibo che serve’ anche grazie
all’alleanza tra il mondo produttivo e quello delle organizzazioni sociali che
sta dando vita a una vera e propria gara di solidarietà che auspichiamo possa proseguire
anche al termine di questo periodo emergenziale. In una situazione così
drammatica però non dobbiamo perdere la speranza perché la bellezza della
solidarietà può essere più contagiosa del Covid 19 e aiutarci a sconfiggere il
virus dell’egoismo e dell’indifferenza”.
Commenti
Posta un commento