“Lottiamo ogni
giorno con una povertà che cresce sotto i nostri occhi. Abbiamo bisogno di
cibo, medicine e vestiti”. È il grido di aiuto di padre Michel Abboud,
presidente di Caritas Libano. Da Beirut racconta così al Sir il dramma che sta
vivendo il Paese dei Cedri attanagliato da una “crisi economica e finanziaria
senza precedenti, scoppiata – ci tiene a precisare – ben prima della pandemia
di Covid-19”. “I beni essenziali – commentano da Caritas
Libano – si sono trasformati in beni di lusso che la stragrande maggioranza
delle persone non può più permettersi. E in un Paese che importa il 90% degli
alimenti di base, la carenza di dollari pone serie preoccupazioni per
l’approvvigionamento. È anche per questo che moltissime persone hanno iniziato
a piantare semi e coltivare verdure in casa o in pezzi di terra. Nel frattempo
sta tornando in auge il baratto, vestiti, scarpe oggetti domestici in cambio di
cibo”. Negli ultimi 5 mesi,
dice padre Abboud, “la Caritas ha distribuito 11.293 kit alimentari, 5.415
pasti caldi e 3.012 voucher alimentari. Nel mese di giugno Caritas ha distribuito
50.239 medicinali a 11.425 beneficiari in tutto il Libano”.
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