Il primo raccolto della stagione, oltre un
quintale e mezzo di ortaggi, della Fattoria Riparo di Anzio e del nuovo terreno
di Ardea è stato donato alle Caritas della diocesi di Albano e utilizzato per
rifornire diverse realtà di accoglienza, dalla casa per padri separati di Tor
San Lorenzo al centro di accoglienza di Torvaianica, oltre ad altre strutture
del territorio che in questo tempo di crisi economica legata al coronavirus
aiutano le famiglie in difficoltà. “Grazie a un progetto avviato quest’anno con
la Caritas diocesana e con fondi 8xmille di Caritas italiana, abbiamo una
produzione che iniziamo a vendere anche via Internet nell’area dei Castelli
romani, del litorale e nella zona Sud di Roma, con criteri di agricoltura etica
e giusta remunerazione – racconta al Sir Luca Vita, presidente della
cooperativa sociale agricola Riparo –. La nostra realtà è nata nel 2014, da un
gruppo di animatori parrocchiali di Ardea. Su un terreno della diocesi di
Albano, siamo partiti con attività educative per le scuole e centri estivi su
temi ambientali e di promozione umana, in sintonia con la Laudato si’”. Nel
2019 la cooperativa ha realizzato un progetto con quattro ragazzi rifugiati,
grazie a un percorso formativo Sprar in collaborazione con Slow Food, e
quest’anno due di loro hanno iniziato a lavorare nel terreno agricolo preso in
affitto ad Ardea. “Con i proventi della produzione puntiamo a partire in
autunno con laboratori e tirocini riabilitativi con ragazzi con problemi
mentali e nel 2021 contiamo di partire con un’attività di agriostello ad
Anzio”, conclude Vita.
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