OSTIE DAL CARCERE

Nel carcere di Castelfranco Emilia si producono ostie per le Messe. Il progetto
dell’ostificio è nato sei mesi fa e la spinta decisiva è arrivata dalla direttrice della Casa di Reclusione Maria Martone e dall’arcivescovo di Bologna cardinale Matteo Maria Zuppi, che ha finanziato l’acquisto dei macchinari, i quali sono stati a loro volta donati al carcere dalla cooperativa Giorni Nuovi di Modena che porta il suo servizio di volontariato nel carcere. L’ostificio comprende un’impastatrice, un macchina per le cialde, un umidificatore, una taglierina e una sigillatrice. Alla produzione attualmente lavorano due detenuti (ma presto saranno tre), assunti dalla cooperativa: entrambi sono impegnati per quattro ore al giorno. 
«Le nostre materie prime sono farina doppio zero e acqua – spiega Francesco Pagano, presidente di Giorni Nuovi, a Modenatoday – La produzione quotidiana è di circa 25 pacchi da 500 particole e quindici confezioni da 25 ostie usate dal celebrante. Sembra un lavoro facile, invece richiede molta attenzione e scrupolo». Il progetto della cooperativa Giorni Nuovi ha ricevuto una buona accoglienza dalle diocesi di Modena e Bologna, sempre attente ai bisogni degli ultimi e dei carcerati. Le consegne sul territorio vengono effettuate dalla cooperativa con un furgone acquistato anche grazie a un contributo della Fondazione di Modena. Gli ordini che arrivano da altre regioni, invece, vengono spediti tramite corriere.

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