UN GELATO ITALIANO IN ZAMBIA

La Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Benzi, gestisce in Zambia una casa famiglia, tre case di accoglienza, 13 centri per bambini malnutriti, otto centri nutrizionali per anziani, due mense scolastiche, sette community school, una struttura di prima accoglienza e tre centri per ragazzi di strada, due scuole speciali, un centro di formazione professionale ed un centro diurno per persone disabili. "Ogni giorno raggiungiamo circa 5mila persone in questo paese africano — dice Giovanni Paolo Ramonda, presidnete della Apg23 —. Da segnalare in particolare il progetto Rainbow per i bambini malnutriti e orfani dell’Aids, il Cicetekelo Youth Project che accoglie 300 bambini di strada, l'educazione speciale per i disabili, da quando sono bambini fino all'inserimento nel mondo del lavoro. Infine ricordo le gelaterie Gigi Bontà, ad oggi dieci fra Lusaka, Ndola e Kitwe, dove si può gustare un ottimo gelato italiano e dove lavorano 189 persone, molte delle quali strappate dalla strada e dalla povertà".

Gigibontà Italian Gelato è il primo e il più grande produttore di gelato artigianale italiano in Zambia. Nata nel 2011 a Ndola con l'obiettivo di offrire formazione professionale e opportunità di lavoro ai giovani adulti di Cicetekelo Youth Project, l'azienda è stata la prima a portare in Zambia su larga scala la cultura italiana del gelato e del caffè. Gigibontà è famosa in tutto il paese per il suo gelato, ma si è guadagnata un'ottima reputazione anche come caffetteria, offrendo ottimi prodotti a base di caffè, oltre a pasticcini, torte e snack salati.

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